Giancarlo Busato, stampatore d’arte
Vicenza, Italia
Nel centro storico di Vicenza, in un palazzo del ‘500, ha sede da più di 70 anni la stamperia della nostra famiglia, Bottega Storica della Città.
Con dedizione porto avanti l’attività che nonno Ottorino fondò nel 1946, quando decise di iniziare in proprio dopo l’esperienza acquisita lavorando per oltre vent’anni nelle più importanti stamperie del Veneto. Nell’arte della stampa non c’erano segreti che lui non conoscesse, e che non abbia tramandato a suo figlio Giuliano e successivamente a me che oggi rappresento la terza generazione di stampatori d’arte. Mi occupo da sempre di calcografia e litografia, attraverso sistemi di stampa esclusivamente artigianali rimasti immutati nel tempo, e le mie giornate le trascorro tra torchi, matrici, inchiostri e carta.
Nel corso degli anni, in bottega, quasi nulla è cambiato: è il continuo passaggio di generazioni di artisti a scandire il tempo, dai grandi maestri del ‘900 come Arman, Alberti, Attardi, Barbaro, Barbisan, Benetton, Brindisi, Calabrò, Celiberti, Guidi, Guttuso, Levi, Licata, Maccari, Magnolato, Mattioli, Murer, Pizzinato, Roma,Treccani, Viani, Zancanaro, Zotti per citarne solo alcuni, agli illustratori contemporanei come Guasco e Marcolin. Oggi posso affermare che tra queste mura non si realizza solo un prodotto grafico, ma ogni volta da un nuovo incontro si crea una speciale alchimia, un rapporto di intesa perfetta tra stampatore e artista, che è ciò che rende unica la Stamperia.
Oggi permettiamo a chiunque, esperto e non, di potersi immergere all’interno di queste mura suggestive, per raggiungere quell’emozione che si vive alzando dai torchi un “semplice” foglio di carta che, a seconda della tecnica scelta, diventerà una litografia, calcografia o xilografia.
Mi piace definirmi uno stampatore errante, perché sebbene il legame con questo luogo sia fortissimo, sono anche curioso di viaggiare per scoprire nuove culture, nuovi volti e nuove storie: farlo attraverso il proprio mestiere credo sia ancor più bello. Collaboro con le Accademie di Belle Arti di Venezia, Verona, Torino, Roma, Genova, Lubiana, Varsavia, San Luis Potosì, Trujillo e con gli Istituti Italiani di Cultura di San Paolo, Sydney e Praga. Mi sono promesso di accettare sempre qualsiasi richiesta che mi permetta di divulgare la mia passione e la mia professionalità di “stampatore d’arte”, un mestiere così bello e affascinante che tuttavia non è spesso capito e compreso fino in fondo, forse perché non si impara a scuola, non si riceve un diploma, ma bisogna “rubarlo” con gli occhi, osservando in religioso silenzio artista e stampatore al lavoro, immersi nel profumo degli inchiostri e della carta.
Con dedizione porto avanti l’attività che nonno Ottorino fondò nel 1946, quando decise di iniziare in proprio dopo l’esperienza acquisita lavorando per oltre vent’anni nelle più importanti stamperie del Veneto. Nell’arte della stampa non c’erano segreti che lui non conoscesse, e che non abbia tramandato a suo figlio Giuliano e successivamente a me che oggi rappresento la terza generazione di stampatori d’arte. Mi occupo da sempre di calcografia e litografia, attraverso sistemi di stampa esclusivamente artigianali rimasti immutati nel tempo, e le mie giornate le trascorro tra torchi, matrici, inchiostri e carta.
Nel corso degli anni, in bottega, quasi nulla è cambiato: è il continuo passaggio di generazioni di artisti a scandire il tempo, dai grandi maestri del ‘900 come Arman, Alberti, Attardi, Barbaro, Barbisan, Benetton, Brindisi, Calabrò, Celiberti, Guidi, Guttuso, Levi, Licata, Maccari, Magnolato, Mattioli, Murer, Pizzinato, Roma,Treccani, Viani, Zancanaro, Zotti per citarne solo alcuni, agli illustratori contemporanei come Guasco e Marcolin. Oggi posso affermare che tra queste mura non si realizza solo un prodotto grafico, ma ogni volta da un nuovo incontro si crea una speciale alchimia, un rapporto di intesa perfetta tra stampatore e artista, che è ciò che rende unica la Stamperia.
Oggi permettiamo a chiunque, esperto e non, di potersi immergere all’interno di queste mura suggestive, per raggiungere quell’emozione che si vive alzando dai torchi un “semplice” foglio di carta che, a seconda della tecnica scelta, diventerà una litografia, calcografia o xilografia.
Mi piace definirmi uno stampatore errante, perché sebbene il legame con questo luogo sia fortissimo, sono anche curioso di viaggiare per scoprire nuove culture, nuovi volti e nuove storie: farlo attraverso il proprio mestiere credo sia ancor più bello. Collaboro con le Accademie di Belle Arti di Venezia, Verona, Torino, Roma, Genova, Lubiana, Varsavia, San Luis Potosì, Trujillo e con gli Istituti Italiani di Cultura di San Paolo, Sydney e Praga. Mi sono promesso di accettare sempre qualsiasi richiesta che mi permetta di divulgare la mia passione e la mia professionalità di “stampatore d’arte”, un mestiere così bello e affascinante che tuttavia non è spesso capito e compreso fino in fondo, forse perché non si impara a scuola, non si riceve un diploma, ma bisogna “rubarlo” con gli occhi, osservando in religioso silenzio artista e stampatore al lavoro, immersi nel profumo degli inchiostri e della carta.
